Come penso di dominio pubblico sia la notizia, negli ultimi tempi stiamo assistendo ad un potenzialmente tragico evolversi del panorama nucleare mondiale. Pochi giorni addietro la Korea del Nord ha compiuto l’ennesimo test con i propri ordigni, stavolta facendo veramente sul serio. Ha infatti testato una bomba idrogeno, generando persino un terremoto di scala Richter 6.3. In questo articolo andremo a spiegare la differenza tra una normale bomba atomica, e le nuove ( si fa per dire ) così chiamate “bombe idrogeno”.

Evitando di utilizzare termini troppo complessi, bisogna pensare alla bomba H ( come chiameremo la bomba idrogeno ) come ad un’evoluzione della bomba atomica. I due ordigni difatti sono strettamente collegati tra di loro, essendo l’innesco della bomba H ( fusione nucleare ) possibile solamente grazie alle temperature e le pressioni istantanee raggiunte da una bomba atomica.
Per riassumere semplicemente, la bomba H è un’evoluzione della bomba a fissione nucleare ( detta appunto atomica ).

Per comprendere meglio le differenze ( soprattutto distruttive fra le due ), è bene acquisire un minimo di teoria sul che cosa effettivamente siano e come si comportino entrambe.

Bomba A :

La Bomba atomica è un ordigno esplosivo la cui energia è prodotta da una reazione a catena di fissione nucleare. Si tratta di un processo di divisione del nucleo atomico di un elemento pesante ( detto fissile ), in due o più nuclei di massa inferiore, il tutto provocato dalla collisione con un neutrone libero. La rottura del nucleo produce a sua volta: nuclei più leggeri, e neutroni liberi, oltre ad una quantità molto significativa di energia. Nel caso il  materiale fissile abbia un grado di concentrazione sufficiente, e sia posto in una massa sufficientemente grande ( massa critica ), i neutroni liberi prodotti a loro volta saranno in grado di colpire nuovi nuclei di elemento fissile, producendo una reazione a catena capace di propagarsi per tutta la massa del materiale. Vien da sé come una enorme quantità di energia in tempo brevissimo venga prodotta, con effetti come sappiamo devastanti.

Bomba H:

La bomba all’idrogeno è un ordigno esplosivo la cui energia è prodotta da una reazione a catena di fusione nucleare. Tale energia viene prodotta a seguito della fusione di due nuclei di elementi leggeri ( in questo caso l’idrogeno o comunque suoi isotopi ) che appunto, sottoposti ad una determinata temperatura, si fondono assieme generando un nucleo più pesante, ma allo stesso tempo liberando una quantità mostruosa di energia.
Come anticipato in precedenza la fusione nucleare è possibile esclusivamente a temperature dell’ordine di milioni di gradi ( e pressioni altrettanto elevate ), e l’unico dispositivo capace di liberare una tale energia ( in un lasso di tempo così breve ) è per l’appunto la bomba atomica. Sfruttando dunque tale esplosione, è possibile dare origine alla seconda e più letale fusione nucleare. Ecco spiegato dunque il perché la bomba H sia dipendente dall’atomica, e di come sia sostanzialmente una sua miglioria.
Ora vedremo invece in termini numerici ( perché per fortuna di quello e basta si può parlare ), quanta differenza oggettiva vi sia fra le due.

Confronto tra Fat Man e Zar

Questi nomi è probabile che non vi evochino nulla ( nel caso non siate studiati ), ma rappresentano due nomi molto importanti per la storia umana. Il primo, Fat Man, è il nome dell’ordigno che esplose a Nagasaki. Il secondo invece è Zar, ossia il nome con cui è stata chiamata la più potente bomba mai fatta detonare dall’essere umano. Tale test venne eseguito dall’URSS nel 1961.
Venendo ai calcoli nudi e crudi, eccovi riportati in chilotoni ( unità di misura delle esplosioni, per i più masochisti vi rimandiamo qui ) i due valori:

  • Fat Man: 25 chilotoni
  • Zar: 50’000 chilotoni

Penso sia quantomai superfluo commentare tali risultati. Avendo bene in mente quanti danni possa aver creato a Nagasaki Fat Man, mette tristezza anche solo immaginare una bomba 2000 volte più forte cosa possa fare.

Vi lasciamo dunque con un aforisma di Einstein ( detto forse una volta pentito del suo contributo alla realizzazione della prima bomba atomica ), su cui veramente varrebbe la pena riflettere:

“Non so con quali armi si combatterà la Terza guerra mondiale, ma la Quarta sì: con bastoni e pietre”

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